De Novo e d’Antico, con il suo menù a base di ingredienti provenienti dal territorio laziale, vuole proporre una riscoperta a tutto tondo dell’Agro Pontino. Per trascorrere una piacevole mattinata, prima di raggiungerci alle ore 13.00 in Via Santa Margherita, 1 a Cori per un ricco pranzo insieme, vi proponiamo qui di seguito un itinerario “ad alta quota”, alla scoperta del paese più alto dei Monti Lepini: Rocca Massima. Il volo del falco pellegrino con Flying in the Sky e una passeggiata per il borgo fortificato sono due esperienze imperdibili per conoscere più a fondo il territorio pontino. Scopriamole insieme!
Rocca Massima – il borgo
A soli 8 km di distanza da De Novo e d’Antico, dove saremo lieti di accogliervi alla fine della vostra mattinata – o del vostro pomeriggio, se volete godere del magnifico tramonto che l’altura offre ogni giorno – in movimento, sul Monte Massimo è adagiata Rocca Massima, il paese più alto dei Monti Lepini. Posta a 735 metri sul livello del mare, Rocca Massima si sviluppò sul preesistente insediamento romano di Carventum, e nel XII secolo venne trasformata in fortificazione dagli Annibaldi, ad opera dei quali venne costruita la Rocca. La storia politica di Rocca Massima vide avvicendarsi diverse famiglie al potere (Conti, Salviati, Borghese, Doria Pamphili Landi), fino a quando il paese non divenne, nel XIX secolo, comune aggregato alla provincia di Velletri e dal 1932, aggregato alla provincia della neonata città di Littoria, oggi Latina.
La storia di Rocca Massima, immersa nel paesaggio naturale dei Monti Lepini con i suoi boschi di lecci e faggi, gli oliveti e i pascoli, è tangibile in alcune delle testimonianze storiche ancora presenti nel borgo. Vediamo insieme quali sono i punti di interesse di Rocca Massima.
- La chiesa di S. Michele Arcangelo: chiesa parrocchiale edificata alla fine del 1400, la chiesa di S. Michele Arcangelo di Rocca Massima fa risalire le sue fondamenta al XIII secolo, periodo in cui si installa nell’area la prima comunità civica. Sottoposta a diversi interventi di ristrutturazione nel corso dei secoli, la chiesa di S. Michele Arcangelo presenta una struttura ad unica navata, con soffitti dalle volte a botte e abside fornita delle sculture dei quattro Santi protettori: Santa Barbara, S. Biagio, Santa Lucia, S. Sebastiano. Interessante notare che studi recenti hanno dimostrato che l’abside, orientata a nord-est, corrisponde a quella che nel 1200 era la principale delle torri di avvistamento della fortificazione fatta costruire dagli Annibaldi. Il 1999 rappresenta un anno importante per la “modernizzazione” della chiesa di S. Michele Arcangelo di Rocca Massima: vengono infatti inseriti all’interno della struttura la “Bussola” in radica di noce della porta d’ingresso, ma un enorme Organo meccanico di scuola italiana. L’Organo di Rocca Massima è stato realizzato dalla Ditta Organaria Inzoli Cav. Pacifico dei F.lli Bonizzi di Crema, ed ha consentito al paese di divenire fulcro internazionale per la Rassegna organistica che si svolge ogni anno: dal 2000 musicisti provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti si esibiscono in concerto all’interno della chiesa di S. Michele Arcangelo, a riprova delle superbe caratteristiche tecniche dello strumento.
- La Cappella della Madonna della Pietà: l’immagine viene venerata dalla popolazione locale l’ultima domenica di maggio, quando Rocca Massima si veste a festa. La storia della Madonna della Pietà non è accertata, ma quando viene portata in processione per il paese durante la celebrazione del mese a Lei dedicato, Maria Vergine benedice la popolazione rocchigiana in tutti gli angoli del borgo.
- Il Parco della Memoria di Rocca Massima: nato nel 2000 dal progetto “Un albero per la memoria, un parco per la speranza” della Pro Loco di Rocca Massima, il Parco della Memoria raccoglie gli alberelli che vengono piantati dalla popolazione locale in memoria di un parente defunto, o come augurio per celebrare una nuova nascita. Luogo di continuità e legame tra generazioni, il Parco della Memoria di Rocca Massima fa da sfondo ogni anno alla serata di recitazione poetica “Le poesie della memoria”: nella settimana del 10 agosto ci si ritrova per trascorrere qualche ora all’interno del parco, ricordando chi non c’è più e augurando il meglio a quanti hanno appena iniziato il loro viaggio su questa terra.
Rocca Massima – Flying in The Sky
Se siete amanti della velocità e delle esperienze adrenaliniche, prima di accogliervi per il pranzo presso De Novo e d’Antico vi consigliamo una delle attrazioni più incredibili del nostro territorio: Flying in the Sky, il volo in picchiata. Inaugurata nel settembre 2014, Flying in the Sky a Rocca Massima rappresenta la ZipLine (cioè una teleferica o piccola funivia, creata per far provare a quanti si cimentano l’esperienza del volo nel vuoto) più sicura, lunga e veloce al mondo: la struttura è composta da un cavo di acciaio lungo più di 2000 metri sorretto da due piloni. Si parte da Rocca Massima e si arriva ai piedi di Monte S. Angelo, in un volo in picchiata che ricorda le evoluzioni del padrone di casa dei cieli Lepini: il Falco Pellegrino. Ecco le informazioni principali su Flying in The Sky di Rocca Massima.
Luogo di partenza: Rocca Massima, 730 metri sul livello del mare. Qui si viene imbragati e appesi al carrello della teleferica.
Luogo di arrivo: località Le Feora, 380 metri sul livello del mare. Immersi in un lussureggiante giardino di ulivi, potrete tornare con i piedi per terra: ad attendervi ci sarà la navetta che vi condurrà nuovamente al punto di partenza.
Lunghezza percorso: 2225 metri, durante i quali potrete condividere con il Falco Pellegrino la sensazione di totale libertà, oltre a godere della splendida vista sottostante.
Altezza massima: 310 metri.
Velocità massima: 160 Km/h.
Un’esperienza totalizzante, che vi consentirà di provare emozioni mai sentite in precedenza. Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale di Flying in the Sky di Rocca Massima.
Se siete meno spericolati, e preferite una passeggiata più rilassante, che ne dite di dare un’occhiata agli altri itinerari che vi proponiamo? Sermoneta, Bassiano o Cori, a voi la scelta: conosciamo il nostro territorio insieme. Buona scoperta da De Novo e d’Antico!